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Mangelia striolata dalla Grecia

Inviato: venerdì 10 aprile 2015, 21:42
da Flavio De Santis
Ciao a tutti,
espongo questo esemplare di Mangelia striolata, che mi è arrivato dalla Grecia. Trovato ad 8 m tra detrito nel golfo di Saronicco, la data del ritrovamento non mi è stata comunicata. L'esemplare è quasi perfetto, lungo 9.47 mm, di un colore marrone scuro, con protoconca paucispira integra e striatura di tipo fine molto evidente. Questo esemplare di M. striolata, supera per caratteristiche possedute tutti gli altri della specie esposti in questo Link, spero che le foto che mi appresto a fare gli rendano onore. La presenza sulle costole assiali di una leggera spalla, è una caratteristica frequente sulle M. striolata provenienti dalla Grecia, peraltro visibile sul lato dx delle foto, di meno sul sx, fatto accentuato dalla freschezza dell'esemplare. Nel lavoro del Dott. Gianni Spada & Giano Della Bella comparso nel Bollettino Malacologico della SIM con data di presentazione 15-06-2010, avente titolo " Individuazione e designazione del neotipo di Mangelia striolata, specie tipo di Mangelia Risso, 1826 (Neogastropoda, Conoidea)" gli esemplari nella foto quadro da A a G, non presentano lo stesso colore posseduto dall'esemplare in post, forse l'esemplare F che ha una punta di colore in meno gli si avvicina un poco, per la morfologia nell'insieme si avvicina invece all'esemplare G. Il colore di cui dispone l'esemplare qui esposto, conferma l'estrema variabilità nella specie di questo carattere. L'esemplare in post, oltre a disporre di una tipica striatura spirale, presenta nell'ambito della stessa alcune costicine più a rilievo, non spaziate regolarmente tra loro, caratteristica riportata nel lavoro su citato in "Descrizione", (Spirale con strie molto sottili -in pochi esemplari alternate con alcune in rilievo- ad intervalli tra le coste assiali.), caratteristica peraltro evidente nell'esemplare G della foto quadro su menzionata. Altra caratteristica evidenziata nel suddetto lavoro del Dott. Gianni Spada è, "una Piccola maculatura marrone visibile sul labbro esterno a metà dell'ultimo verticillo" evidente nella foto quadro sull'esemplare 1B, particolare presente ma poco visibile anche sull'esemplare in post.
Saluti, flavio de santis

Mangelia pontica

Inviato: giovedì 28 maggio 2015, 21:05
da Flavio De Santis
Ciao a tutti,
durante l'osservazione di un testo sui molluschi del Mar Nero, ho avuto modo di leggere una parte dedicata alla descrizione di Cytharella pontica, indicata come specie presente nel Mar Nero, loc. bacino del Mar d'Azov. Ho pensato che poteva esserci una sinonimia tra questo nome e quello di "Mangelia pontica" (come infatti poi è risultato). Visto che la tassonomia non è una scienza facile, ho consultato al riguardo il CLEMAM in Systematics (Taxon), andando in "Systematic Listing of Superfamilial Taxa", dove in "CAENOGASTROPODA" nel titolo "CONOIDEA", nel sottostante rigo "MANGELIIDAE", cliccando su [extend], ho trovato le sinonimie tra il Genere Mangelia ed i precedenti nomi dello stesso Genere, come sotto evidenziato .
MANGELIIDAE
Mangelia

                = Cytharella
                = Mangilia
                = Smithia
                = Smithiella
                = Vielliersia
                = Villiersia
                = Villiersiella
                = Cyrtocythara
                = Rugocythara
                = Mangiliella
                = Lyromangelia
                = Rissomangelia

Quindi Cytarella pontica è = a Mangelia pontica, che risulta il nuovo Cyronym (= valid name) della specie, caratterizzato in CLEMAM dal n° [17288].
Propongo l'indirizzo internet del testo dove a pagg. 91/92, ho trovato la descrizione di Cytharella pontica: http://mail.izan.kiev.ua/Anistratenko_2011.pdf
Alla fine del testo a Tav. IV, con n°7 vi è anche una foto della specie, purtroppo in formato piccolo.
In passato, non ricordo con quale mezzo automatico effettuai la traduzione della suddetta descrizione della specie, nella traduzione vi sarà più di qualche errore, la parte inclusa tra parentesi quadre non permette varianti leggibili, chi è interessato potrà dedicarsi a migliorarla; la sottoespongo, è uno studio recente che ci informa che nel Mar Nero vi sono buone probabilità che la specie sia ancora presente, anche se purtroppo non sono stati trovati esemplari vivi:

Descrizione

Conchiglia fusiforme, abbastanza sottile, robusta, con 7-8 giri leggermente convessi, separati da evidente sutura. L'ultimo giro della teleconca è superiore alla metà dell'altezza della stessa. Una decorazione con caratteri distintivi, nervature assiali leggermente curve, alcune appiattite nella parte superiore della sutura. [ Scultura a spirale non solo sulla parte superiore del sifone conseguenza evidente sottile, stretto dietro il filo a spirale.] Shirokoschelevidnoe estuario, con un labbro esterno ispessito, che prosegue senza intoppi il canale corto con larga escrescenza del sifone. L'altezza della conchiglia è superiore all'altezza dell'apertura di circa 2 volte. Larghezza 6 ° giro spirale di 2,2 millimetri. L'altezza può arrivare a 9 mm, la larghezza a 4 mm. Di solito gli esemplari del Mar Nero non sono superiori a 7 mm in altezza e 3,2 mm di larghezza; l'altezza del più grande esemplare del Mar d'Azov nei nostri materiali è di 6 mm e di 2,8 millimetri di larghezza.
Distribuzione ed ecologia

Atlantico, Mediterraneo, Nero e Mar d'Azov. Nel Mar Nero si trova lungo la costa ad una profondità di 40-50 m; popola fondali conchigliosi e sabbiosi a profondità di 40-50 m, tollera variazioni di salinità 13,5- 18,8 ‰, non forma insediamenti densi (Golikov Starobogatov, 1972; Anistratenko Starobogatov, 1990). Prima dei nostri studi (Haliman, 2000) specie del genere Cytharella nel Mare di Azov non si sono osservate, un esemplare è stato trovato da noi nel giugno del 2000 in prossimità del villaggio Kirillovka e 2 esemplari in ottimo stato di conservazione sono stati rinvenuti nel giugno 2005 nella zona limitrofa di Fedotova costiera Spit. Esemplari trovati vivi, nelle nostre collezioni sono assenti (Haliman et al., 2006).
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Fino a poco tempo fa, nel bacino del Mar d'Azov-Nero questa specie è stata studiata con il nome di Cytharella costata (Pennant, 1777), ma sulla base di dati (Cantor, Sysoev, 2006) per la specie del Mar Nero si deve utilizzare il nome Cytharella pontica (Milaschewitsch, 1908).
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A riguardo della foto di Cytharella pontica presente nel testo di cui all'indirizzo internet su esposto, la stessa oltre ad essere di dimensioni ridotte risulta anche poco nitida e per quel che si può vedere a seguito di suo ingrandimento, pare che l'esemplare disponga di un'evidente plica sulla columella che parte dal seno posteriore dell'apertura, non so se questo è un difetto di fotografia o altro, perché se non lo fosse, tale specie risulterebbe l'unica tra le Mangelia del Mediterraneo e dei mari vicini a possedere tale caratteristica. Questo particolare comunque dovrebbe risultare presente anche sugli altri esemplari ritrovati dal team di ricercatori che hanno realizzato la pubblicazione, solo questi potrebbero darci chiarimenti al riguardo? A meno che non sia proprio la parte di traduzione poco chiara suddetta che spieghi tale particolare, sarei propenso per un deposito calcareo di qualche vermeto, oppure ad un difetto della fotografia.
Nelle scarse foto e disegni di M. pontica presenti in rete, inclusa quella proposta dal
NATURAL HISTORY MUSEUM ROTTERDAM, all'indirizzo: http://www.nmr-pics.nl/Mangeliidae_revi ... ntica.html
non pare di vedere mai la presenza del suddetto particolare.
Il fatto che gli Autori della descrizione su esposta abbiano trovato più esemplari della stessa specie, che hanno identificato come appartenere alla specie Cytharella pontica, ed anche che gli Autori dei testi a riferimento in tale descrizione citino questa specie, dovrebbe escludere la possibilità che possa trattarsi di un'altra specie.

Inoltre faccio una considerazione sull'orientamento delle coste assiali dell'esemplare presente nel lavoro in argomento, che paiono leggermente opistocline, mentre quelle dell'esemplare disegnato dal Nordsiek hanno andamento ortoclino lievemente opistoclino e quelle dell'esemplare disegnato dal Milaschewitsch 1908 hanno decisamente andamento prosoclino. Comunqe se si osserva bene il disegno del Milaschewitsch, si nota che solo le coste assiali dell'ultimo giro sono prosocline, quelle dei giri precedenti parrebero lievemente prosocline se non del tutto ortocline. Quanto sopra per evidenziare che forse questa Mangelia si può presentare con esemplari di forme diverse a causa della variabilità intraspecifica e con superfici dei nicchi che risentono dello stato di consumo per fluitazione e permanenza in mare, quindi con cordoncini più o meno evidenti, stessa cosa per il pattern.
Saluti, flavio

Mangelia pontica

Inviato: sabato 13 giugno 2015, 19:29
da Flavio De Santis
Ciao,
vi mostro per ora solo la protococnca di una Mangelia, che mi ha inviato il caro Panayotis Ovalis, la ritengo interessantissima, forse la prima protoconca di Mangelia così fatta che vedo.
E' di tipo poligira, con 3,5 giri incluso il nucleo, il punto di passaggio con la teleconca dovrebbe essere ubicato a sx del suo 4^ giro. La protoconca, ha subito qualche urto durante lo spiaggiamento tra la graniglia sassosa, ma per fortuna pur mostrando qualche lesione nel complesso è integra. L'esemplare a cui appartiene, purtroppo è mancante del labbro esterno e di 2-3 vicine coste assiali, ma al pari della protoconca è molto interessante. Panayotis come al solito è prudente, lo identifica come Mangelia cf. pontica, 5,02 mm, Turchia, Mar Nero, loc. Sinop, 6/2012. Lo ho appena visto con il microscopio ed ho fatto un sobbalzo, questa è solo un anteprima, concedetemi di studiarlo un po'. Comunque già dai caratteri evidenti nella foto, oltre quelli della protoconca, ve ne sono altri due tipici di M. pontica.
Saluti, flavio

Mangelia pontica

Inviato: sabato 20 giugno 2015, 19:06
da Flavio De Santis
Ciao a tutti,
do seguito alla foto della protococnca dell'esemplare citato nel precedente post:

Mangelia pontica

Inviato: sabato 20 giugno 2015, 19:10
da Flavio De Santis
L'esemplare è mancante purtroppo di n° 3 coste assiali vicino all'apertura, dove si vede un grande ed abile lavoro per eliminare la rimanenza di dette costole nel punto dove poggiavano in zona di sutura, evidente dai solchi lasciati sulla columella dallo strumento utilizzato.
Non ho pulito più di tanto l'esemplare in quanto non conosco la sua consistenza, al fine d'evitare ulteriori danni allo stesso.
Quest'esemplare è stato identificato con la sigla cf avanti alla specie, che esprime dubbio ed incertezza sulla sua identità, ma a seguito di varie osservazioni che sotto evidenzierò, ritengo che possa effettivamente appartenere alla specie sopra citata.
Dette osservazioni sono riferite alla descrizione della specie fatta da A.V. Grossu 1956, che dovrebbe essersi basato sulla descrizione del record della specie pubblicata dal Milaschewitch nel 1908 in Bull. Acad. Petersburg, p. 994.
Non mi è stato possibile reperire in rete la descrizione originale della specie fatta dal Milaschewitch, che non si trova nemmeno sui diversi full text consultati, comunque nel lavoro del Grossu è presente il disegno originale della specie fatto dal Milaschewitch.
A riguardo del citato testo del Grossu che è in lingua Rumena, in rete è disponibile una valida traduzione fatta da Angelo Vannozzi che mi ha gentilmente autorizzato ad esporla. Mostro anche i disegni originali della specie fatti dal Milaschewitch.

Mangelia pontica

Inviato: sabato 20 giugno 2015, 19:14
da Flavio De Santis
Cythara (Mangelia) pontica, Milaschewitch 1908 , nel lavoro di A.V. Grossu del 1956.
Descrizione. Altezza 9 mm, larghezza massima 3 mm ( queste dimensioni si trovano molto spesso).
Conchiglia fusiforme, con spira scalariforme, con canale corto, di colore giallo, lungo la sutura con una banda bianca, sul resto della superficie ornamentata con numerose bande spirali brune, parallele. Ha 9 giri, i primi 2 completamente lisci e brillanti, gli altri con la parte superiore carenata, provvisiti di coste longitudinali, spesse, oblique, che si alternano con le coste del giro precedente; queste sono più strette degli intervalli e nella loro parte superiore, lungo la sutura, sono piegate a forma di uncino; sell’ultimo giro non si contano più di 9 costole, di cui 1-2 sono più spesse. La superficie è liscia, solo sul canale sifonale si osserva qualche cordoncino spirale. Apertura angusto-lanceolata, più corta della spira, con labbro esterno affilato piegato (ad uncino) nella parte superiore, l’esterno consolidato, ispessito dall’ultima costa longitudinale.
Habitat. Si trova ad una profondità variabile tra 6 e 45 m.
Areale geografico. Nel Mar Nero è stata raccolta pressoché ovunque; le conchiglie sono comuni sulla spiaggia di Agigea-Costanza.

Mangelia pontica

Inviato: sabato 20 giugno 2015, 19:19
da Flavio De Santis
L'esemplare per la sua morfologia ad una prima osservazione da l'idea che possa appartenere alla specie M. stossiciana, in relazione a quegli evidenti e biancastri cordoncini spirali che manifesta sull'ultimo giro, ma la forma in generale della specie citata è ben diversa da quella tipica di M. pontica, in particolare l'assenza su quest'ultima della spalla sulle coste assiali, invece tipica per M. stossiciana.
Un'altra specie a cui potrebbe somigliare l'esemplare in foto, è quella della M. striolata, a causa della sua morfologia in generale e della convessità delle sue coste assiali, ma quest'ultima specie dispone di protoconca paucispira, mentre l'esemplare esposto l'ha poligira.
Quindi esclusa la possibilità che l'esemplare di cui trattasi, possa appartenere ad una delle due specie citate, non v'è alcuna altra specie di Mangelia conosciuta per il Mediterraneo a cui potrebbe somigliare, tantomeno a quelle del Mar Nero uguali a quelle del Mediterrraneo.
Tenuto conto di quanto sopra scritto nel primo post dedicato a M. pontica, in particolare alla possibile variabilità della specie, considerato questa eventualità, poi resta solo la possibilità che nel Mar Nero possano esistere delle Mangelia affini tra loro che vari autori identificano a torto o a ragione come M. pontica, come p.es. avviene per la nostra M. unifasciata in Mediterraneo; al momento non dispongo di notizie che possano avvalorare questa ipotesi, tanto meno di esemplari o foto su cui potere fare delle osservazioni mirate a confermarla.
Comunque molte delle caratteristiche dell'esemplare corrispondono a quelle della descrizione della specie fatta dal Grossu e da altri autori.
L'esemplare in foto che pare abbastanza fresco, certamente non subfossile, presenta:
- cordoncini spirali a rilievo sull'ultimo verticillo;
- fascie di colore marrone che si alternano ai cordoncini spirali suddetti (bande spirali brune);
- protoconca poligira, + di 2 giri;
- dimensioni che sono nella media della specie;
- coste assili tondeggianti (disegno del Milaschewich, dorso);
- i disegni del Milaschewich al contrario di quanto detto nella traduzione del Grossu, presentano un tratteggio spirale che può identificarsi come dei cordoncini spirali, che sovrastano anche le coste assiali;
- apertura angusto-lanceolata, più corta della spira ;
- lo spessore delle coste assiali è minore dello spazio che c'è tra due di queste coste;
- il Milaschewich scrive: "lungo la sutura con una banda bianca", banda che non si nota sui suoi disegni. Sull'esemplare in esame si nota invece una lieve e pallida linea biancastra sopra la sutura. Sull'esemplare presente nel testo in lingua Russa ( testo di cui nel primo post dedicato a M. pontica si è tentata la traduzione), invece tale fascia bianca è ben evidente, particolare presente anche sull'esemplare del Museo di Rotterdam, di cui all'http evidenziato nel più volte citato primo post di questa serie dedicata a M. pontica;
- la parte delle coste assiali sopra la sutura, che s'accostano a quest'ultima con parte retta ( ciò è citato nella traduzione suddetta -nervature assiali leggermente curve, alcune appiattite nella parte superiore della sutura-);
- l'ultimo giro della teleconca è superiore alla metà dell'altezza della stessa ( scritto nella traduzione suddetta).

A riguardo invece del disegno di Mangelia pontica fatto dal Nordsiek, presente nel suo lavoro sui Turridae dei mari Europei a pag 91, n° 67, (f. Bosporus). 7 / 2,5 mm, che sotto espongo,

Mangelia pontica

Inviato: sabato 20 giugno 2015, 19:21
da Flavio De Santis
possono notarsi diverse delle caratteristiche sopra elencate, tra cui:
- convessità delle spirali;
- spessore delle coste assiali inferiore allo spazio tra due di queste successive;
- ultimo giro della teleconca superiore alla metà dell'altezza di questa;
- presenza sulle spire di cordoncini spirali;
Cio che stona tra il disegno del Nordsiek e quelli del Milaschewich sono le protoconche dei due esemplari, ove quella del Nordsiek presenta 4 giri , mentre quella del Milaschewich 2-3. Sono entrambe delle protoconche poligire e come proposto da altri ( E. Campani-Novembre 2000), non è detto che il 4^ giro sul disegno del Nordsiek appartenga alla protoconca.
Alcuni autori ritengono che M. pontica sia sinonimo di M. costata (Donovan 1804: Murex), ma se andate a vedere la pag. 3 di questo link dove è presente un bello esemplare di M. costata, noterete che questo è diverso sia nei colori che nelle morfologia generale rispetto all'esemplare di questo ultimo post. Sono del parere che siano due specie con alcune affinità, ma che poi siano tra loro ben distinte.
Saluti, flavio

Mangelia Pontica

Inviato: venerdì 24 luglio 2015, 19:58
da Flavio De Santis
Ciao a tutti,
mi è arrivato da poco dal caro Panayotis Ovalis questo quadro fotografico dedicato ad un unico esemplare di un tipo quasi uguale a quello precedentemente esposto, anche questo esemplare dovrebbe appartenere alla specie Mangelia Pontica.
Questo esemplare fa parte della collezione privata di Panayotis che mi ha comunicato che non è disposto a cederlo. E' stato da egli trovato durante il vaglio della II^ parte del detrito, dove a seguito di una anteriore ricerca reperì l'esemplare esposto nel precedente post. Come il precedente proviene dal residuo della pesca di un peschereccio, effettuata a 55-70 m di profondità, in località Turchia, Mar Nero, loc. Sinop, 6/2012 . Sono in attesa di ricevere da Panayotis l'informazione circa l'esatta lunghezza dell'esemplare, che da una mia stima si dovrebbe aggirare intorno agli 8 mm, è quasi integro e pare che non abbia raggiunto la maturità necessaria affinchè possa mostrare un labbro esterno con seni evidenti. Non potendo disporre dell'esemplare e stimando solo da queste foto la sua morfologia, pare che sia leggermente fluitato sulla superficie, fatto che forse ha cancellato la sua scultura spirale, ma evidenzia comunque sempre una protoconca di 3 giri abbondanti.
Vedendo questo quadro fotografico e confrontando la morfologia dell'esemplare con quello precedentemente esposto, nonché con quella posseduta dai due esemplarti disegnati dal Milaschewitch e dal Nordsiek, se anche questo appartiene alla specie M. pontica, si rafforza in me l'opinione che tale specie sia molto variabile.
Panayotis mi ha comunicato la sua preoccupazione circa la validità delle sue foto, fatte pensate solo con una fotocamera da 5 mp, ma penso in questo caso che la sostanza valga molto di più delle foto stesse, che peraltro paiono molto sufficienti, purtroppo ho dovuto ridurre un po' le dimensioni del quadro fotografico, perché il sistema del forum non accetta dimensioni più grandi, ma ora ho visto che basta cliccare sulla foto perché la stessa si ingrandisca.
Spero che Panayotis nelle prossime ricerche che effettuerà in Turchia, abbia la fortuna di reperire altri esemplari sani della specie e magari di essere così gentile di cederne alcuni per un loro studio ravvicinato.
Ringrazio tanto Panayotis Ovalis per averci messo a disposizione le foto dell'esemplare, che sicuramente saranno molto utili per lo studio delle Mangelia del Mar Nero.
Un saluto, flavio

Mangelia pontica

Inviato: sabato 25 luglio 2015, 9:22
da Flavio De Santis
Ciao :D ,
Panayotis m'ha inviato i dati dell'esemplare del precedente post, che sottoespongo, tra cui l'esatta lunghezza dello stesso, nel contempo correggo la località di provenienza e la data del ritrovamento, in quanto per refuso avevo interpretato male l'inglese di Panayotis, credendo che si trattasse di un successivo vaglio del detrito ove trovò la prima M. pontica, ma evidentemente si trattava di un successivo vaglio di detrito con diversa provenienza.

Mangelia Pontica (Milaschewitsch, 1908),
lunghezza 6,15 mm,
reperita a 55-70 m di profondità nella sabbia fangosa, 4/2002
loc. Zonguldak, Turchia, Mar Nero.

Saluti, flavio

Re: La Famiglia Mangeliidae

Inviato: giovedì 11 febbraio 2016, 20:07
da Flavio De Santis
Ciao,
vi mostro un esemplare di Mangelia interessante in ambito alla specie d'appartenenza, la unifasciata. Grecia loc. Saronikos, Maggio 2009, la lunghezza dell'esemplare è di di 5,35 mm, trovato in immersione a 5m tra graniglia di conchiglie, morto da poco. Un esemplare simile non è presente in questo topic, la sua forma lo relega tra le specie M. stosiciana e unifasciata. Un individuo con tale forma è visibile sul link del gruppo Malacologico Livornese dedicato alle Mangelia mediterranee. Questa micro si caratterizza per avere costicine spirali (quelle più rilevate) notevolmente alte e spesse, fatto che la fa somigliare ed avvicina molto alla M. stosiciana, inoltre presenta anche un marcato nodo situato sul margine interno del labbro esterno, vicino al seno posteriore, quest'ultimo particolare non è mai così esaltato sulle due specie di Mangelia suddette. La protoconca con nucleo leggermente abraso, è di 2 giri e qualcosa, quindi si situa tra quelle di tipo poligiro. A tutti gli effetti trattasi sicuramente d'un esemplare di M. unifasciata, ma particolare per la sua forma, che mi è stato inviato come appartenente alla specie M. paciniana!?
Un caro saluto agli amici del forum,
Flavio

Re: La Famiglia Mangeliidae

Inviato: venerdì 29 aprile 2016, 22:53
da Flavio De Santis
Esemplare juvenis trovato nel detrito recuperato a Ladispoli sud , litorale di Marina di Palo, loc. Fortino, in Marzo 2016, lungo 3.5 mm- integro-.
Probabilmente potrebbe rientrare in una delle tante varietà di M. unifasciata, ma questo individuo si diversifica discretamente da tutte le forme della unifasciata trattate in questo link, per avere le costicine spirali più a rilievo non equidistanti tra loro e per un profilo della teleconca con giri che dispongono di una forte convessità, privi di spalla. Ho fatto dei confronti dell'esemplare in post con gli esemplari presenti nel web in particolare nei link sul genere Mangelia, ma non ne ho trovato di simili. Ho anche fatto dei confronti con gli esempari di Mangelia disegnati dal Nordsiek sul testo dedicato ai Turridae dei mari europei-1977-, dove ho trovato qualche similitudine con la specie C. (Rissomangelia) indistincta (Monterosato 1875) n° 56 per la fascia di colore scuro di cui dispone, evidente sul dorso al centro del labbro esterno e per alcune costicine spirali più forti. Il Nordsiek comunque descrive C. (Rissomangelia) indistincta con 3 giri di protoconca lisci, mentre l'esemplare in post ne ha poco più di 2. La detta fascia di colore è presente anche sull'esemplare di C. (Ris) bertrandi ossea (Monterosato 1884), disegnato dal Nordsiek con il n° 53 e documentato come una variante della specie C (Ris) bertrandi per la quale è detto che dispone di " protoconch of 3 smooth, trasparent whorls". Forse l'esemplare in post, disponendo di protoconca poligira, rientra in una delle due specie su dette, considerato i 3 giri di protoconca citati dal Nordsiek per le C. (Ris) bertrandi da lui disegnate. Infatti le bertrandi del Nordsiek, considerata la sinonimia con la M. striolata , che dispone di protoconca paucispira, non poligira, non dovrebbero corrispondere a quest'ultima specie! Gianni Spada sul lavoro di definizione di M. striolata = M. bertrandi, edito nel 2010, descrive la sua protoconca:
"Protoconca paucispirale (<1,5 spire), liscia a parte qualche piega assiale sensibilmente ad arco, attraversate da una serie di snelle strie spirali, il passaggio con la teleconca è marcato da microsculture. ".
Per l'esemplare in post, si può riscontrare inoltre sul testo del Nordsiek qualche somiglianza con le specie C. ( Cyrtocythara) grisea n.sp. (Nordsiek 1977) n° 38 e 39 e con la C. ( Cyrtocythara) aurea ( Brugnone 1868) n° 37, per i giri molto convessi disegnati per grisea ma che ha delle superfici pressocché lisce o con spiralatura uniforme e per i cordoncini spirali più forti disegnati per aurea! Pertanto fra tutte le specie citate, riterrei che possa esserci qualche possibilità che l'esemplare in post possa corrispondere alla prime due nn° 56-53 o più probabilemente alla aurea n° 37, visto le costicine spirali più forti di cui tutti questi esemplari dispongono e che quelli dal Nordsiek considerati di indistincta, di bertrandi e di aurea, presentano anche delle fascie di colore, tenuto conto che i giri delle protoconche in passato come oggi sono difficili da stimare.

Mangelia sandrii

Inviato: mercoledì 26 ottobre 2016, 19:02
da Flavio De Santis
Ciao a tutti :D ,
ho trovato questa Mangelia, che per il tipo di protoconca di cui dispone, ricorda molto la specie sandri. Raccolta in mare in luglio u.s. tra detrito composto in prevalenza da frammenti di conchiglie e minuto ghiaietto a 2 m di profondità, a dx e circa a 10 m dal castello di Torre Astura, visto da riva. Esemplare lungo 4,8 mm. L'appartenenza dell'esemplare alla citata specie dipende tutta dalla stima dei giri della protoconca, cosa non facile per le Mangelia, che mi appresto a fare spero in modo corretto. Sull'esemplare ho marcato con delle freccette colorate di verde la zona della spirale dove si evidenzia la transizione tra teleconca e protoconca e con una freccietta gialla il punto che ritengo possa adottarsi come quello di passaggio tra le due zone. Nella conta dei giri della protoconca, mettendo in atto la regola di contare solo la meta del suo nucleo, questa protoconca pare che disponga di poco più di 1,5 giri, forse 1,6 giri, pertanto di tipo paucispirale, anche se non dispone sul suo profilo di un apice ad uncino tipico per tali protoconche, ma che è comunque ben svettante. Una protoconca che per profilo si relega in una forma intermedia tra quelle paucispirali e quella poligire. Faccio inoltre notare che nell'esemplare, la zona di transizione tra la protoconca e la teleconca, interessa solo 1/4 di giro, mentre negli esemplari presi in esame nei post dell'argomento precedenti a questo come probabili M. sandri, poi rivelatisi delle M. paciniana, detta zona interessa 1/2 giro. Su questo esemplare, anche se non ha raggiunto ancora la sua maturità con un labbro esterno formato del tutto, inoltre sono ben evidenti delle strie d'accrescimento tra le ultime coste assiali, un particolare non presente su M. paciniana che su esemplari non fluitati ha la superficie dei suoi nicchi perfettamente liscia. La zona compresa tra le coste assiali, sia di paciniana che di sandri, è una zona protetta dagli agenti della fluitazione dall'elevato di dette coste, quindi il fatto che sia liscia o striata dovrebbe dipendere solo dall'azione costruttiva del mollusco. Questo esemplare peraltro anche se giovanile, non è del tutto integro, manca di una parte di una costa assiale, forse per urti.
Cari saluti,
Flavio De Santis

Mangelia sandrii

Inviato: mercoledì 26 ottobre 2016, 19:04
da Flavio De Santis
aggiungo la foto con il particolare delle striature tra le coste assiali

Re: La Famiglia Mangeliidae

Inviato: mercoledì 26 ottobre 2016, 19:34
da Flavio De Santis
Cari amici,
forse colto dall'entusiasmo per aver trovato un esemplare particolare, ho avuto una svista nella conta dei giri della protoconca del precedente esemplare, che non è di 1,6 giri ma di 1,75/2 giri, pertanto al momento la mitica e fantomatica M. sandri resta tale..... Scusatemi.
Flavio

Mangelia sp

Inviato: mercoledì 11 gennaio 2017, 18:07
da Flavio De Santis
Un ciao a tutti,
durante una ricerca tra le micro già selezionate dai detriti, ho trovato n° 3 Mangelia appartenenti ad uno stesso tipo, che dopo un esame più attento, ritengo possano appartenere ad una nuova specie o ad una sottospecie che dovrà essere individuata. Questi nicchi erano in certo detrito proveniente dalla Sardegna del sud, reperito in Ago. 2014 presso la battigia a circa 0,5 m di profondità, Prato 2014, detrito coralligeno del tipo di quello che una volta era possibile recuperare presso la spiaggia di Budelli, non lontano dall'isola di La Maddalena, che in Sardegna è diametralmente opposta al luogo che ha originato l'esemplare in post. Tra i tre esemplari quello che presenta la protoconca integra è il più piccolo, lungo circa 3,5 mm, che dispone di un'evanescente fascia di colore marrone evidente sull'ultimo giro tra la spalla ed il seno posteriore. La suddetta protoconca dispone di circa 2 giri ed 1/4, con la regola di valutare il nucleo a metà, poco meno dell'ultimo suo giro è interessato dalla presenza di diverse costicine assiali, distanziate non regolarmente tra loro. La superfice dell'intero nicchio è percorsa oltre che da regolari coste assiali, anche da un fitto rigaggio di cordoncini spirali, tra i quali alcuni più grandi rispetto a tutti gli altri, questi ultimi non sono distanziati regolarmente tra loro. I due particolari suddetti distinguono bene questo esemplare rispetto a tutti gli altri presenti in questo link, infatti dato che dispone di protoconca poligira, non rientra nella specie M. striata ed altresì non può trattarsi di una forma della M. unifasciata in quanto la scultura spirale non è di tipo regolare, ovvero i cordoncini spirali a rilievo non distano regolarmente tra loro. Inoltre l'esemplare su esposto si differenzia dalla M. coarctata, di cui nel link è esposto un nicchio, sia per il tipo di protoconca che per la scultura spirale che in M. coarctata è piuttosto obsoleta e disordinata. Gli altri due esemplari più lunghi di cui non posto le foto, hanno le protoconche intere, ma non così conservate e presentano la medesima scultura spirale del nicchio in esame, pertanto non possono confondersi con la specie M. costata, di cui è esposto un nicchio nel link, che presenta una scultura spirale formata da cordoncini tutti uguali tra loro, stessa osservazione per M. melitensis che presenta anch'essa tutti cordoncini spirali della medesima grandezza, ma certamente più esili di quelli della M. costata. Ho cercato nei diversi testi a disposizione un esemplare di Mangelia del Mediterraneo simile a quello sotto esposto, ma non ho trovato nulla di simile. In attesa di poter fare ulteriori osservazioni e considerazioni su quest'ultimo esemplare saluto cordialmente tutti gli amici di questo forum.
Flavio De Santis
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Mangelia difficilis

Inviato: martedì 17 gennaio 2017, 18:36
da Flavio De Santis
Ciao a tutti,
Ho ricevuto da Panayotis Ovalis questo esemplare che per i caratteri di cui dispone, ricorda molto la descrizione fatta per Mangelia difficilis sul suo rekord. Tovato a Saronikos, Greece, 5.60 mm nice shells. Dived, 5 m. taken dead in shell grit. 5/2009. L'esemplare a seguito di un esame fatto con il microscopio trinoculare presenta una protoconca di tipo poligira. Qualche dubbio a riguardo dell'appartenenza dell'esemplare alla citata specie l'ho avuto circa la consitenza delle „striature decorrenti piuttosto obsolete“, così indicate nella descrizione della specie di Arnould LOCARD et Eugene CAZIOT, striature che poi ho visto sull'esemplare corrispondono abbastanza a detta descrizione, per il fatto di essere abbastanza fluitate, consumate ( il consumo superficiale di questo esemplare si può stimare abbastanza bene sulle due foto della protoconca, il resto del nicchio appare meno consumato per effetto dell'olio che ha evidenziato i suoi particolari). Peraltro durante la lettura del record suddetto, ho scoperto che in Francia, in località non citata, questi autori hanno osservato una varietà „zonata“ con una banda marrone stretta vicino alla sutura, particolare presente anche sull'esemplare in post, ma non sui due esemplari disegnati dal Nordsiek. In questo esemplare la striatura spirale si compone di due tipi di cordoncini, uno fino ed altro più grande, che non si alternano regolarmente tra loro. Di esemplari con forma simile a questa posseduta dal nicchio in post, nel recente passato ne ho trovati solo n° 2 , uno da Cala Mosca -Cagliari, ed altro da Is. Preveto, Favignana,-Trapani, vedi
http://www.naturamediterraneo.com/forum ... difficilis , fortemente depigmentati, colore bianco sporco e molto consumati, quindi poco utili per un loro studio. L'esemplare in post presenta n° 2,5 giri di protoconca, tenuto conto che del nucleo resta solo il contorno ( giri che confermano la sua appartenenza alla specie M. difficilis, Arnould LOCARD et Eugene CAZIOT, 1899 ), specie che puo confondersi per la presenza della fascia di colore mediana al labbro esterno con due forme di Mangelia chiamate M. caeruleans e M. bertrandi, entrambe sinonimi di ( M. striolata), nome prioritario della specie che è anche il nome della specie tipo del genere Mangelia (Gianni Spada 2010), che dispone però di protoconca lecitotrofica. Altro particolare presente sull'esemplare in esame, che lo avvicina a quelli della specie disegnati dal Nordsiek in figg. nn°54 e 55, nel suo lavoro sui turridae dei mari Europei, Roma 1977, è la crenulatura sulla superficie in zona prossima ed esterna al seno anteriore, lato columella. L'esemplare in post inoltre presenta due evidenti varici sul body worl, opposte tra loro. Il rekord della specie è stato pubblicato in: ANNALES DE LA SOCIETE' LINNEENNE DE LYON ANNE' 1899, nel testo avente titolo;
LES COQUILLES MARINES DES COTES DE CORSE PAR Arnould LOCARD et Eugene CAZIOT.
Da quanto leggo nel record menzionato, di cui sottoespongo la traduzione dal francese, pare che un buon areale per reperire la specie siano i litorali del Mediterraneo del nord, dalle coste della Corsica a quelle della Provenza, Nizza, ecc.
Aggiungo che questa specie è riconosciuta come valida dal Worms (Mangelia difficilis (Locard & Caziot, 1900 AphiaID: 139273-Status accepted) e dal Clemam ( VALID CHRESON: X= 17323-Mangelia difficilis -LOCARD & CAZIOT 1900:Mangilia).

........................................................................TRADUZIONE
......................................................................PLEUROTOMIDAE Pag. 243
Mangilia difficilis, DI MONTEROSATO.
Mangelia difficilis, Mtr., 1899. Nova sp.
HABITAT. - R. R. Bastia (1).

DESCRIZIONE. - Ovoide, strettamente allungato ; spirale un po' alta, 6 giri convessi subangolari in alto, l'ultimo strettamente allungato, lentamente attenuato in basso; apertura stretta, a bordi subparalleli; labbro ispessito, leggermente sinuoso, con un seno superiore ampio e profondo; conchiglia ornata da coste longitudinali forti, sporgenti, spaziate e da striature decorrenti piuttosto obsolete; colorazione di un bianco giallastro con tracce sbiadite di un reticolo giallo chiaro. - H. 7; D. 3 millimetri.
OSSERVAZIONI. - Questa nuova forma è vicina alla Mangilia Galli;
(1) Noi possediamo egualmente questa specie dalle coste della Provenza, tra cui Saint-Raphael (Var).M
...................................................................Pag. 244 GASTROPODA
ma se ne separa per il suo profilo ancora più strettamente fusiforme, per la sua spirale più alta; per l'ultimo giro meno ventroso; per l'assenza pressoché completa delle strie decorrenti
Abbiamo osservato in Francia una var. zonata con una banda marrone stretta vicino alla sutura.

Permettetemi queste poche ulteriori osservazioni, l'esemplare :
1) non dispone di scultura spirale (cordoncini) di tipo regolare, caratteristica delle varie forme di M. unifasciata, pertanto non può appartenere a quest'ultima specie;
2) non dispone di protoconca paucispirale, pertanto non può appartenere alle varie forme di M. striolata;
3) presenta una scultura spirale disomogenea, confusa, non regolare, appunto obsoleta, pertanto non può appartenere alla specie Mangelia costulata Risso, 1826. Su esemplari più fluitati questa striatura spirale è poco evidente, eccetto i cordoncini più grandi (esemplare di Is. Preveto, Favignana), forse ciò ha influito affinché il Nodsiek abbia definito la scultura spirale di questa specie "obsoleta";
4) se fotografato leggermente ruotato verso sinistra, la sensazione di affusolatura del suo nicchio aumenta notevolmente.
A questo punto , pare d'aver citato tutte le specie ora conosciute con cui l'esemplare potrebbe confondersi, comunque ci riserviamo in seguito di fare qualche ulteriore osservazione .
Saluti,
Flavio De Santis

Mangelia difficilis

Inviato: martedì 17 gennaio 2017, 18:39
da Flavio De Santis
aggiungo la foto di particolare della striatura spirale..

Mangelia difficilis

Inviato: martedì 17 gennaio 2017, 19:25
da Flavio De Santis
aggiungo una foto con l'esemplare ruotato leggermente a sx sul proprio asse longitudinale,
ciao, flavio

Mangelia striolata is. Malta

Inviato: giovedì 9 febbraio 2017, 20:51
da Flavio De Santis
Ciao,
espongo questo quadretto fotografico con varie Mangelia striolata, lunghe circa 7,5 mm, provenienti dall'isola di Malta, Baia di Birzebbugia, detrito litorale, 2/2013- C. Cachia leg.
Oltre a possedere diverse colorazioni ed essere fresche tanto da presentare ancora dei residui del mollusco, sono anche interessanti in relazione al contenuto del precedente post.
Vi anticipo che tenterò di fare un disegno all'esemplare di Mangelia del precedente post, da me determinato come M. difficilis, ove evidenzierò la particolare scultura spirale che possiede.
Saluti,
Flavio