gasteropodi da identificare
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Re: gasteropodi da identificare
Qui ci sono le glycimeris viste dal lato interno
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- Gabriele Macrì
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Re: gasteropodi da identificare
Non mi sembra proprio una Mitra, rassomiglia ad una Stramonita haemastoma; comunque il sito mi sembra molto interessante, con diverse conchiglie probabilmente usate come oggetti d'adorno. Visto che i pezzi sono fuori stratigrafia, c'è da aspettarsi un bel po' di materiale dallo scavo sistematico.
Se stai accumulando bibliografia in ambito "paletnomalacologico", fammi un messaggio privato con il tuo indirizzo e ti manderò un mio vecchio lavoro sull'argomento.
Ciao
Se stai accumulando bibliografia in ambito "paletnomalacologico", fammi un messaggio privato con il tuo indirizzo e ti manderò un mio vecchio lavoro sull'argomento.
Ciao
Gabriele
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- Iscritto il: sabato 27 ottobre 2012, 13:53
Re: gasteropodi da identificare
Buongiorno Ipazia,
desidero confermarti che le due patelle laterali, nel gruppo di tre, sono Patella rustica (LInneaus, 1758) ... confermo l'ultima classificazione di Gabriele alla tua Mitra, si tratta di un giovane di Stramonita haemastoma (Linneaus, 1759) ... a riguardo delle Glycimeris , opto per tutte Glycimeris nummaria (Linneaus, 1759) = insubricus Brocchi,1814; a riguardo di quest'ultime, vedo che in solo uno dei due esemplari completi è presente il classico foro sull'umbone per il passaggio del cordino.
Ermanno
desidero confermarti che le due patelle laterali, nel gruppo di tre, sono Patella rustica (LInneaus, 1758) ... confermo l'ultima classificazione di Gabriele alla tua Mitra, si tratta di un giovane di Stramonita haemastoma (Linneaus, 1759) ... a riguardo delle Glycimeris , opto per tutte Glycimeris nummaria (Linneaus, 1759) = insubricus Brocchi,1814; a riguardo di quest'ultime, vedo che in solo uno dei due esemplari completi è presente il classico foro sull'umbone per il passaggio del cordino.
Ermanno
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- Iscritto il: domenica 18 novembre 2012, 19:03
Re: gasteropodi da identificare
Ciao Ipazia, ciao a tutti,
interessanti... sia per le varie specie che potrebbero essere state utilizzate per alimentarsi, sia perchè alcune presentano tracce di lavorazione apparentemente per uso ornamentale. Prova in particolare a guardare i bordi del Dentalium ed i fori della Stramonita haemastoma e del Glycymeris. Sono forati proprio nel "posto giusto". Se ti occupi di preistoria certo saprai che numerose conchiglie sono state adoperate proprio per questo uso e quindi le tracce di lavorazione sono caratteristiche e ripetitive, un po' come la tecnica di scheggiatura.
http://www.mtsn.tn.it/pubblicazioni/7/4 ... rrello.pdf
http://www.mtsn.tn.it/pubblicazioni/7/4 ... almeri.pdf
Eventualmente per cominciare ad indagare sull'argomento, se già non li conosci, puoi leggere questi pdf e da lì magari proseguire.
Non voglio passare per rompiscatole ma se ci sono questi "oggetti" una ricognizione superficiale del sito va fatta senza comprometterne la stratifigrafia e lo studio dovrebbe riguardare tutto il posto, e fatto con le tecniche adeguate e da più specialisti nelle varie discipline, per valutare al meglio l'importanza della scoperta. Sicuramente se si tratta di una tesi ne avrai parlato con qualche professore ed avrete deciso per il meglio. Ci sono strumenti litici associati alle conchiglie? La sola presenza dei loro resti non implica necessariamente che siano preistorici. Ad esempio resti simili si trovano anche in corrispondenza di torri o avvistamenti usati lungo tutte le coste mediterranee intorno al 1500.
cari saluti
Maurizio Forli
interessanti... sia per le varie specie che potrebbero essere state utilizzate per alimentarsi, sia perchè alcune presentano tracce di lavorazione apparentemente per uso ornamentale. Prova in particolare a guardare i bordi del Dentalium ed i fori della Stramonita haemastoma e del Glycymeris. Sono forati proprio nel "posto giusto". Se ti occupi di preistoria certo saprai che numerose conchiglie sono state adoperate proprio per questo uso e quindi le tracce di lavorazione sono caratteristiche e ripetitive, un po' come la tecnica di scheggiatura.
http://www.mtsn.tn.it/pubblicazioni/7/4 ... rrello.pdf
http://www.mtsn.tn.it/pubblicazioni/7/4 ... almeri.pdf
Eventualmente per cominciare ad indagare sull'argomento, se già non li conosci, puoi leggere questi pdf e da lì magari proseguire.
Non voglio passare per rompiscatole ma se ci sono questi "oggetti" una ricognizione superficiale del sito va fatta senza comprometterne la stratifigrafia e lo studio dovrebbe riguardare tutto il posto, e fatto con le tecniche adeguate e da più specialisti nelle varie discipline, per valutare al meglio l'importanza della scoperta. Sicuramente se si tratta di una tesi ne avrai parlato con qualche professore ed avrete deciso per il meglio. Ci sono strumenti litici associati alle conchiglie? La sola presenza dei loro resti non implica necessariamente che siano preistorici. Ad esempio resti simili si trovano anche in corrispondenza di torri o avvistamenti usati lungo tutte le coste mediterranee intorno al 1500.
cari saluti
Maurizio Forli
Re: gasteropodi da identificare
ma quale rompi scatolo, mi piace ricevere stimoli, osservazioni, è sempre utile.
Io sto studiando il sito dal punto di vista archeologico poichè ho trovato tracce di età neolitica (fase preistorica di cui mi occupo) si tratta soprattutto di ceramica della facies stentinelliana e diana finale e poi industria litica, penso queste conchiglie siano relative al sito antico visto i fori praticati!
ma il dentalium si può capire di che specie si tratta?
Io sto studiando il sito dal punto di vista archeologico poichè ho trovato tracce di età neolitica (fase preistorica di cui mi occupo) si tratta soprattutto di ceramica della facies stentinelliana e diana finale e poi industria litica, penso queste conchiglie siano relative al sito antico visto i fori praticati!
ma il dentalium si può capire di che specie si tratta?
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- Iscritto il: domenica 18 novembre 2012, 19:03
Re: gasteropodi da identificare
Dovrebbe essere Dentalium rectum ... anche se è difficile giudicare da un pezzetto mi sembra altamente probabile che sia questa specie. E' di diametro grande, dritto , ad ornamentazione assiale costituita da coste di dimensioni più o meno uniformi e regolarmente distanziate e senza accenni ad un profilo esagonale che potrebbe far pensare ad altra specie. Inoltre è abbondante in sedimenti pleistocenici. C'è qualche affioramento fossilifero pleistocenico nelle vicinanze? Questo pezzo in particolare sarà senzaltro una parte usata in qualche monile. per gli altri bisogna controllare bene come sono fatti i fori, potrebbero anche essere naturali. Ad esempio quello sull'apice di una valva di Glycymeris potrebbe esserlo. In spiaggia si trovano ancora oggi così consumati, alcune valve più resistenti lasciano addirittura dei resti a forma di anello, cechietto, che a prima vista possono confondersi con bracciali. Ad esempio uno dei due buchi fatti sulla S. haemastoma, non è rotondo ma di forma quasi rettangolare, quindi è stato fatto con un oggetto appuntito tipo uno scalpello, magari una lama di selce, oppure è naturale. Se fori una conchiglia ruotandoci contro un pezzo di selce fai un foro imbutiforme no cilindrico. Comunque anche se i fori sono naturali possono sempre essere stati usati come trovati in natura. Però le cordicelle in cuoio o in fibra naturale, con l'uso lasciano dei segni particoli che possono essere riconosciuti. Dipende molto dallo stato di conservaqzione e quei pezzi che ci hai mostrato non mi sembrano ben conservati, anzi sono piuttosto erosi...
Alcune conchiglie nelle prime foto sono rotte come si romperebbero per mangiare il mollusco. Sono sempre rotte così, si vede che ci viene naturale a tutti da millenni usare questo sistema, o si forpe l'apice e poi si "aspira" il mollusco o si schiacciano a metà......
Insomma....buon divertimento ed indipendentemente dalle conchiglie, quando avrai più dati avrei piacere ci aggiornassi sugli studi, almeno anche noi potremmo capire qualcosa in più su questi aspetti dell'uso della malacologia
Saluti
Maurizio
Alcune conchiglie nelle prime foto sono rotte come si romperebbero per mangiare il mollusco. Sono sempre rotte così, si vede che ci viene naturale a tutti da millenni usare questo sistema, o si forpe l'apice e poi si "aspira" il mollusco o si schiacciano a metà......
Insomma....buon divertimento ed indipendentemente dalle conchiglie, quando avrai più dati avrei piacere ci aggiornassi sugli studi, almeno anche noi potremmo capire qualcosa in più su questi aspetti dell'uso della malacologia
Saluti
Maurizio
Re: gasteropodi da identificare
ciao amici delle conchiglie come state?
io ho trovato sul mio sito altre tre conchiglie ve le faccio vedere sono simili alle precedenti ma mi affido a voi per il riconoscimento!
grazie
ah vi metto di ognuno la foto da ambo i lati
io ho trovato sul mio sito altre tre conchiglie ve le faccio vedere sono simili alle precedenti ma mi affido a voi per il riconoscimento!
grazie
ah vi metto di ognuno la foto da ambo i lati
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- Walter Renda
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- Iscritto il: sabato 7 luglio 2012, 13:34
Re: gasteropodi da identificare
Ciao Ipazia, vedo che continui la tua attività di ricerca, mi fa piacere.
Dunque, il primo gasteropode è sempre Stramonita haemastoma mentre la valva rappresenta sempre il Glycymeris che ha identificato Ermanno, il G. insubricus se non erro.
Aspettiamo altri tuoi interventi e...... rinvenimenti
Dunque, il primo gasteropode è sempre Stramonita haemastoma mentre la valva rappresenta sempre il Glycymeris che ha identificato Ermanno, il G. insubricus se non erro.
Aspettiamo altri tuoi interventi e...... rinvenimenti
Ciao
Walter
Walter
Re: gasteropodi da identificare
Grazie!
ho scoperto in qs momento che la glycymires l'hanno utilizzata nel neolitico!!!!
condivido con voi la scoperta!
guardate qs ceramica che ho trovato nello stesso sito della conchiglia e la decorazione che ho fatto io sul pongo con la glycymeris trovata
ho scoperto in qs momento che la glycymires l'hanno utilizzata nel neolitico!!!!
condivido con voi la scoperta!
guardate qs ceramica che ho trovato nello stesso sito della conchiglia e la decorazione che ho fatto io sul pongo con la glycymeris trovata
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Re: gasteropodi da identificare
inoltre vi invio quest'altra conchiglia trovata, come la classicfico?
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- Iscritto il: sabato 27 ottobre 2012, 13:53
Re: gasteropodi da identificare
Bellissimo hanno utilizzato il lato cerniera per ottenere quella decorazione impressa a "pettine" .
Per il gasteropode è sempre un esemplare della variabilissima Stramonita haemastoma.
Ermanno
Per il gasteropode è sempre un esemplare della variabilissima Stramonita haemastoma.
Ermanno
Re: gasteropodi da identificare
Salve, avrei una domanda!
come si chiamano quelle incisioni a dentelli che ci sono nel lato interno del lato cerniera della Glycymeris?
grazie!
come si chiamano quelle incisioni a dentelli che ci sono nel lato interno del lato cerniera della Glycymeris?
grazie!
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- Messaggi: 135
- Iscritto il: sabato 27 ottobre 2012, 13:53
Re: gasteropodi da identificare
... si chiamano denti ... la cerniera è di tipo taxodonte ... a questo indirizzo puoi trovare una buona guida per capirne di più sulle conchiglie dei bivalvi:
http://www.naturamediterraneo.com/attic ... ni2008.pdf
... qualche altro dato:
http://www.terra.unimo.it/appunti/291.pdf
buona lettura,
Ermanno
http://www.naturamediterraneo.com/attic ... ni2008.pdf
... qualche altro dato:
http://www.terra.unimo.it/appunti/291.pdf
buona lettura,
Ermanno
Re: gasteropodi da identificare
grazie ermanno!!!