da Stefano Palazzi » venerdì 18 gennaio 2008, 9:40
POI ci sono le supposte tuberculata "normali".... guardando le quali, un collega che studia gli Ostracodi era stupefatto, una variabilità del genere è stupefacente - se di variabilità ovviamente si tratta, e non di un guazzabuglio di sibling species che erroneamente interpretiamo come tale.
Certo che tra i due individui che presento per chiudere - uno tozzo, massiccio, estremamente convesso, quasi tondo, con una sculturona tagliata con l'accetta; l'altro piattissimo, etereo, allungato, con sottili righine longitudinali... se fossero Ostracodi ci farebbero forse due generi... eppure sembrano esserci tutte le forme di transizione possibili....
Penso che, nei cartellini, metterò un elevato numero di "CF." ..... !!!
![Taormina](./download/file.php?id=283&sid=faa23ed67523a34f4edd505c7778f694)
- Taormina
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- Aurisina, Trieste
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da Stefano Petrangeli » venerdì 18 gennaio 2008, 10:39
Fabio Crocetta ha scritto:Caro Stefano, benvenuto in SIM. L'Haliotis che tu posti nulla è se non una semplice forma della tuberculata. E' una forma semi-tipica di quelle zone, ne trovi qualche esemplare simile in vendita da Bruno Briano a questa pagina
http://www.shellauction.net/auction_sea ... ITERRANEAN
A volte trovavo Halitios lamellosa "rossa" nei fondali di Ladispoli
intorno a 15-18m durante la pesca in apnea credo almeno 1 miglio dalla
riva.
Ciao
Stefano
da Paolo G. Albano » venerdì 18 gennaio 2008, 11:57
Grazie Stefano per la bella carrellata che ha riportato la mia attenzione su un genere che consideravo "banale".
Ancora una volta vale il principio, soprattutto in immersione quando si raccoglie, di non giudicare a priori e superficialmente ("mah, quella è una banale Haliotis, non la prendo") ma di portare a casa (soprattutto se morto e per le Haliotis capita spesso) e studiare con calma.
Le sorprese non finiscono mai...
Paolo
da Fabio Crocetta » sabato 19 gennaio 2008, 18:53
Stefano Palazzi ha scritto:Un secondo "gruppo" abbastanza omogeneo è dato da forme lisce o quasi, spesso leggermente gibbose, ovvero che su un piano non appoggiano assolutamente con tutto il profilo - alcuni esemplari ricordano addirittura Haliotis asinina, per la forma che hanno !!!
Hanno una colorazione abbastanza uniforme, dominante sul marrone, se non sono unicolori, hanno un disegno... tessile, ovvero a macchioline, spesso molto elegante
Questo gruppo c'è un poco dappertutto, in alcune aree sembrerebbe essere l'unico - es. Golfo di Gabes.
Suppongo che qui vadano ricercate le mykonosensis. Ma sono nicchi vuoti... probabilmente le etichetterò come Haliotis cf. reticulata Reeve, 1846
Ne posto due.
Queste sono mykonosensis
da Fabio Crocetta » sabato 19 gennaio 2008, 18:57
Quella di Taormina è una forma che ho reperito a Maratea, tutte le altre rientrano nella variabilità di tuberculata tranne quella liscia croata. Quella è l'unica forma che non ho mai visto, ma sarei incline a darla per teratologica (assenza di scultura).
Di più non so dirti, ma prima di parlare di un gruppo di specie ti ricordo il caso di Hexaplex trunculus. Anche lì ci troviamo di fronte alla stessa, identica, situazione.
da Fabio Crocetta » sabato 19 gennaio 2008, 20:09
Dimenticavo di dirti della forma di Aurisina (Filtri) presso Trieste. Questa forma è quella predominante lungo un tratto di 3-4 km nei dintorni di Trieste, anche se ad Aurisina è poco comune rispetto ad altre zone. La peculiarità di tali bestie è legata al loro epibionte. Se ne hai altre da queste zone osservale con attenzione tutte. Sono presenti sempre quei piccolissimi denti di cane di forma globosa e colore marroncino.
da Stefano Palazzi » sabato 19 gennaio 2008, 23:40
Fabio Crocetta ha scritto:Dimenticavo di dirti della forma di Aurisina (Filtri) presso Trieste. Questa forma è quella predominante lungo un tratto di 3-4 km nei dintorni di Trieste, anche se ad Aurisina è poco comune rispetto ad altre zone. La peculiarità di tali bestie è legata al loro epibionte. Se ne hai altre da queste zone osservale con attenzione tutte. Sono presenti sempre quei piccolissimi denti di cane di forma globosa e colore marroncino.
Grazie a tutti, intanto.
Prima di ogni altra cosa, correzione di un errore. Ho esaminato un campione di assolutamente tipica (?) tuberculata dal Golfo di Gabes, quindi ritiro l'opinione che vi manchi.
Circa quelle che Fabio identifica come mykonosensis, sono d'accordo. Il problema è che Owen & soci, che l'hanno descritta, non si sono minimamente curati del fatto che, in 250 anni di pubblicazioni, forse qualcuno l'aveva già trovata e denominata in altro modo...
Esistono decine di nomi "possibili"; ho scelto, forse erroneamente, reticulata Reeve, 1846.
Sulle forme del Golfo di Trieste spesso sono epibionti Balani, di due specie diverse per inciso (uno è il perforatus, credo, l'altro non ricordo), ma non penso che questo abbia alcuna relazione colla loro morfologia.
La forma "orientale" liscia a ondoni non è assolutamente teratologica, ne ho viste tante.
Alla fine di una forse troppo personale elucubrazione, non credo si possano così facilmente identificare le "nostre" Haliotis sulla sola conchiglia. Non dubito che essa possa fornire info, ma queste credo vadano corroborate da altre relative all'animale.
In proposito, segnalo come nel catanese la tuberculata, il pregiatissimo "occhio di bue" venduto (di nascosto) a cifre folli sui mercati ittici locali, abbia il piede bordato di macchie marroni e verdastre. Sull'altra sponda dello Jonio, alla stessa latitudine, e cioè in Grecia, Peloponneso, le macchie sono marroni e bianche.
Se qualche... "molecolare" ci dà un'occhiata, a qs ns Haliotis, penso che sarebbe interessante !!!
da Fabio Crocetta » domenica 20 gennaio 2008, 0:14
Stefano Palazzi ha scritto:Sulle forme del Golfo di Trieste spesso sono epibionti Balani, di due specie diverse per inciso (uno è il perforatus, credo, l'altro non ricordo), ma non penso che questo abbia alcuna relazione colla loro morfologia.
No, infatti non c'entra con la morfologia...neanche tu sai il nome del balano di piccole dimensioni?
da Stefano Palazzi » mercoledì 23 gennaio 2008, 10:56
Forse sto ammattendo, anzi senza forse... ma se si solleva su un piano rigido una "mykonosensis" di un paio di centimetri e poi la si lascia cadere, il suono che produce è completamente diverso da tuberculata....
pal
da Stefano Palazzi » mercoledì 23 gennaio 2008, 15:19
Ecco un'Haliotis... Tri-fora...
![tri-fora](./download/file.php?id=285&sid=faa23ed67523a34f4edd505c7778f694)
- tri-fora
- Haliotis da lotto 1966 Calcidica Grecia.jpg (19.23 KiB) Visto 5759 volte
da Walter Renda » giovedì 24 gennaio 2008, 20:00
Ciao Stefano, a proposito del suono della conchiglia di una H. mikonosensis.
Probabilmente il suono è diverso perchè la conchiglia di queste rispetto ad una lamellosa è molto più sottile, infatti è una conchiglia molto più leggera a parità di dimensioni.
Inoltre una caratteristica per riconoscere una mikonosensis (che uso io e che mi ha insegnato l'amico Agatino) è quella di guardarla in controluce, dall'interno verso l'esterno, e si potranno notare le sfumature di colori presenti sul lato esterno, cosa che non si vede invece con una normale lamellosa.
Walter
![gioia green :sv](./images/smilies/salto%20verde.gif)