Negli ultimi 20 anni si è sviluppata, in molti campi della biologia, una vasta attività di ricerca di tipo cartografico, con numerosi progetti già effettuati e molti altri in corso d'opera o di progettazione e con una vasta bibliografia prodotta: dall'ornitologia all'erpetologia, passando alla botanica e in anni più recenti anche all'entomologia (es. farfalle diurne e odonati).
Esiste qualcosa del genere anche per la malacologia a livello italiano o anche europeo?
Cartografia malacologica
Moderatori: Paolo Russo, Walter Renda, Agatino Reitano, Alessandro Hallgass
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Re: Cartografia malacologica
per la nemoralis vedi qualcosa di simile
http://www.evolutionmegalab.org/it_IT/
o i lavori del Pezzoli sulle acque sotterranee
ciao
http://www.evolutionmegalab.org/it_IT/
o i lavori del Pezzoli sulle acque sotterranee
ciao
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- Iscritto il: lunedì 20 maggio 2013, 20:34
Re: Cartografia malacologica
Grazie.
Del progetto sulle nemoralis ne avevo sentito parlare anni fa, quando era stato proposto anche come progetto scolastico.
Del progetto sulle nemoralis ne avevo sentito parlare anni fa, quando era stato proposto anche come progetto scolastico.
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- Iscritto il: martedì 16 ottobre 2012, 14:10
Re: Cartografia malacologica
Poco o nulla esiste nella malacologia continentale italiana e poco si potrà fare finché non saranno ben definite le specie.
Le attuali ricerche genetiche ci stanno mostrando che molte che ritenevamo specie sono in realtà un complex molto difficile da separare come avrai visto con Chilostoma cingulatum.
Moltissimo cìè ancora da fare, ma anche con i soli contributi sul forum ci si può con il tempo avvicinare a tracciare areali abbastanza reali.
Le attuali ricerche genetiche ci stanno mostrando che molte che ritenevamo specie sono in realtà un complex molto difficile da separare come avrai visto con Chilostoma cingulatum.
Moltissimo cìè ancora da fare, ma anche con i soli contributi sul forum ci si può con il tempo avvicinare a tracciare areali abbastanza reali.
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Re: Cartografia malacologica
Questo inverno, quando avrò un più di tempo libero, voglio adattare il programma che abbiamo usato per la cartografia floristica, in modo tale da immagazzinare in maniera più ordinata le specie che trovo in giro, almeno le poche che riesco a determinare.